OCCASIONI, MA NESSUN GOL: 0-0 TRA ATALANTA E INTER

Si interrompe la striscia di vittorie e di partite con gol dei nerazzurri, che salgono a quota 50 in campionato

BERGAMO - Il calcio è strano, dicono. Doveva arrivare il match tra i due migliori attacchi del campionato per partorire uno 0-0 e soprattutto per interrompere la striscia di partite in gol dell'Inter. Da Udinese-Inter 0-0 del 23 gennaio 2021 i tifosi nerazzurri avevano una piacevole abitudine: esultare per almeno un gol dell'Inter, in ogni partita. 39 match di Serie A consecutivi sempre in gol, non arriva il 40esimo perché la partita con l'Atalanta è stata intensissima, seppur non spettacolare. Sono Handanovic e Musso i protagonisti principali, con il numero 1 nerazzurro fantastico in un paio di occasioni. Ma la squadra di Inzaghi, reduce dalla vittoria nella Supercoppa Italiana, non ha lesinato energie. Concentratissima e focalizzata sul risultato, attenta a disinnescare il pressing dei padroni di casa, brava nella ripresa a creare chance per la vittoria: Dzeko, Vidal e nel finale D'Ambrosio hanno fatto sobbalzare i tifosi. Non è arrivato il gol, ma la solita solida prestazione.

Non è solo strano, il calcio. Ha anche la memoria corta. Deve averla anche quando, dopo una meravigliosa vittoria, ti presenta, sul calendario, un altro appuntamento importantissimo. Non c'è sosta, non c'è spazio per le feste. Inter con in bacheca la Supercoppa, ma subito in campo a Bergamo per sfidare un'Atalanta con velleità di primo posto. Un big match, con tutti i crismi del caso, seppur con la conta delle assenze nelle file dei bergamaschi. E proprio le indisponibilità fanno disegnare a Gasperini una formazione davvero inusuale: niente classica difesa a tre, ma una linea a quattro con Djimsiti terzino destro. L'Inter si presenta con Skriniar al centro della difesa, D'Ambrosio sul centrodestra e Sanchez-Dzeko davanti. Nei primi minuti anche Inzaghi propone una novità: Barella agisce sul centrosinistra, Calhanoglu sul centrodestra. Si cambieranno di posizione, nel corso di un primo tempo davvero complicato.

Perché complicato? Perché lo schema, per tutti i 45 minuti, è quello di un'Atalanta tutta propensa a pressare. Un pressing alto, costante, uomo su uomo. La prima frazione è una lunga partita d'attesa: l'Inter con il possesso di palla nella propria metà campo, anzi a ridosso della propria area. Continui tocchi orizzontali, per evitare la pressione dei padroni di casa. Il 64% al termine dei primi 45' è frutto di una scelta dell'Atalanta, che lascia la palla e punta a recuperarla in avanti. Handanovic tocca la palla 38 volte nel primo tempo: un numero elevato che racconta bene come sia impostato il match: Il 77% dei passaggi riusciti dell'Inter sono stati effettuati nella propria metà campo (226 su 292).

E le occasioni? L'Inter ne ha una prima al 16', con un cross dalla destra di Brozovic e il colpo di testa largo di Dzeko. Poi, al 26', Massa lascia correre su un recupero di palla alto dell'Inter: palla di Calhanoglu per Sanchez, diagonale potente e miracolo di Musso. Nel finale l'Atalanta alza il ritmo, con incursioni centrali, confidando anche nelle inziative di Muriel ma soprattutto negli inserimenti dei centrocampisti: Pessina di testa e Pasalic contrastato da Perisic mettono i brividi ad Handanovic.

La ripresa è meno tattica: si gioca più a viso aperto, con qualche errore in più e molte più chance, da una parte e dall'altra. L'arma in più dell'Atalanta sono sempre gli inserimenti dei centrocampisti: Pasalic e Pessina, che di fatto formano il tridente con Muriel, provocano un paio di pericolosi sconquassi. Al 49' Handanovic veste il mantello di Superman e sventa un'occasione d'oro per i padroni di casa, con Pessina che batte a botta sicura ma trova la gamba del portiere, in uscita, a deviare in angolo. L'Inter però cresce, si alza, trova finalmente sbocchi sugli esterni e verticalizzazioni che mettono in difficoltà la difesa di Gasperini.

Pezzella, in spaccata volante, nega il tap-in vincente a Darmian, poi Dzeko di testa manda alto di testa da ottima posizione su sponda di Dumfries. Diretta, tagliente. La squadra di Inzaghi si libera dalla morsa dell'Atalanta e gioca in avanti. Vidal trova la grande parata di Musso sul destro da fuori, D'Ambrosio manda alto da buona posizione. Le occasioni si moltiplicano, nonostante il gioco non sia mai davvero fluido. Pasalic in inserimento di testa è ancora pericoloso, ma è Muriel ha far tremare l'Inter, con una delle sue proverbiali progressioni. Bruciati Bastoni e Skriniar, ma Handanovic compie un prodigio deviando in corner in tuffo sul primo palo.

Inter ancora in piedi, e ancora con le energie per cercare la vittoria: è Barella a inventarsi la giocata del match quasi al 90'. Un tacco che libera D'Ambrosio: il difensore nerazzurro calcia con Musso in uscita, palla fuori di poco.

0-0, il calcio è anche questo.

IL TABELLINO

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar, 95 Bastoni (6 De Vrij 82'); 36 Darmian (2 Dumfries 67'), 20 Calhanoglu (22 Vidal 67'), 77 Brozovic, 23 Barella, 14 Perisic (77 Zappacosta 90'); 9 Dzeko (10 Lautaro 82'), 7 Sanchez (19 Correa 67').
A disposizione: 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 32 Dimarco.
Allenatore: Simone Inzaghi.

ATALANTA (4-3-3): 1 Musso; 19 Djimsiti, 28 Demiral, 6 Palomino, 13 Pezzella; 11 Freuler, 15 De Roon, 7 Koopmeiners; 32 Pessina (59 Miranchuk 78'), 9 Muriel (, 99 Piccoli 87'), 88 Pasalic.
A disposizione: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 45 Zucconi, 46 Cittadini, 48 Panada.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Ammoniti: De Roon (A), Brozovic (I), Calhanoglu (I), Palomino (A)
Recupero: 0' - 3'.

Arbitro: Massa.
Assistenti: Lo Cicero, Valeriani.
Quarto Uomo: Sacchi.
VAR: Di Paolo.
Assistente VAR: Giallatini.

Fonte: https://www.inter.it/it/news/2022/01/16/atalanta-inter-match-report-cronaca-diretta.html

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